FISSIONE NUCLEARE

Luisa e Marco si sono conosciuti ad una festa di amici. Lei esuberante e molto chiacchierona, lui più silenzioso ma con due occhi vispi e intelligenti. Non sanno bene come è nata questa strana forza che li ha fatti convergere l’una verso l’altro. Però ora che si stanno costruendo come coppia scoprono che sono desiderosi di iniziare a scegliersi, di farlo nel concreto e far nascere il loro progetto di vita insieme. Uno scoppio di vita che li porterà ad investire tutto di se stessi, tempo, emozioni, pensieri, progetti, energie e anche soldi in una realtà che va al di là dei soli confini del solo IO  per diventare NOI.

Ecco tutto questo, prima di Familiaris Consortio, nella nostra Chiesa passava un po’ in sordina. Seppure avessimo spesso sentito e addirittura pregato pagine delle Sacre Scritture nelle quali si parla di Dio come di un innamorato, davanti al miracolo di una coppia che nasce ci pareva di non avere molto da dire. Sul cammino da fare, sulla via da percorrere la Chiesa si è sempre posta come un faro che guidava la navigazione delle coppie e delle famiglie. Ma Familiaris Consortio ha iniziato a mettere l’attenzione su di un aspetto essenziale. Luisa e Marco stanno generando un varco nel nucleo più duro che ci sia, il PROPRIO IO, per poter vivere alla luce di un nuovo sole che non nega la personalità dei due e nemmeno li fonde, ma vede nascere una nuova realtà in cui la loro pienezza 

personale crescerà dentro la pienezza del noi di coppia. Qui si vede in azione la mano di Dio, non come un cieco cupido, ma come un Padre che si cura dei suoi figli amorevolmente, mettendo al centro del progetto la cura della loro vita di relazione nuziale. In questo essere coppia c’è insieme il segno di Dio, una Grazia da accogliere e la promessa di una missione unica. Chi ci racconterà la tenerezza di Dio? Chi porterà nel mondo il volto di Padre e di Sposo? In modo proprio ed esclusivo gli sposi sono chiamati a fare questo, qui c’è la loro origine, la loro strada e la loro missione.E’ proprio da FC in poi che abbiamo preso familiarità con questa missione essenziale della coppia: diventare sempre più intima comunità di vita e di amore che, oltre ad essere la missione della famiglia, ne è pure la sostanza. FC dice alle famiglie: “Volete essere vive? Volete vivere pienamente il vostro rapporto? Allora diventate sempre più comunione”. 

E come si fa? Imparando a spezzare il guscio dell’IO per generare un NOI. Certo, a questo punto qualcuno potrebbe arricciare il naso pensando che tutti questi NOI, pur belli, potrebbero correre il rischio di pensare di autobastarsi. Ma invece ciò non accade perché quando il NOI gode di buona salute, cioè gioisce della comunione al suo interno, sperimenta che serve qualcos’altro. Prova sulla sua pelle che ogni volta che si è condivisa comunione, si è sperimentata l’accoglienza, cioè si è aperta una crepa in questo nucleo, ecco la reazione nucleare ha generato energia!

E così F.C. nella parte terza, quando indica i compiti della famiglia cristiana scrive che sono definiti dalla sua essenza che è l’amore, e che sono il custodire, comunicare e rivelare l’amore. FC ci ricorda, oggi in modo ancora più intenso, che non siamo chiamati a fare altro che non sia diventare sempre più una intima comunità di vita e di amore. Questo percorso ci aiuterà ad aprirci alla vita, alla società, alla Chiesa (l’ordine è rigorosamente quello di FC) dando spazio al regno di Dio già qui sulla terra, perché si possa vivere il centuplo quaggiù e l’eternità. 

FC è un documento che mette in luce come l’essenza dell’uomo, il suo essere figlio di Dio, è dato dalla sua struttura trinitaria, cioè relazionale. Noi siamo relazione e questa è la scommessa che ci fa essere pienamente umani cioè pienamente divini. Perché vivere le relazioni in pienezza non è fuga dal mondo! Se fatto alla luce del Vangelo è la spinta autentica per andare verso gli altri. Non si cerca allora nel servizio una fuga o un terreno di rivalsa personale, ma un luogo nel quale portare Dio amore che è intima comunione di persone. Si porta ciò che si è più di ciò che si fa.

Ma il messaggio di cui c’è più bisogno oggi, a nostro avviso, e che FC dichiara ad alta voce, è che non esiste competizione fra le relazioni. Se la mia relazione di coppia è curata e cresce, e ciò può accadere solo investendoci tempo ed energia, tutto ciò non sottrarre nulla al mio essere genitore, neppure al mio essere cristiano; anzi, tutti gli aspetti ne beneficiano. Questo accade perché il tutto è superiore alla parte, come dirà poi papa Francesco, e se curo la coppia, scintilla iniziale di amore, la matrice delle altre relazione che da lì derivano, allora poi avrò più forza, più creatività, financo più tempo per tutto il resto: vita di fede compresa! Provare per credere.

La cura del NOI ci dona un passo più sicuro, meno timoroso, meno incline alla lamentazione, più capace di cogliere i semi che lo Spirito mette a dimora dentro e attorno a noi. 

AVVISO AI NAVAGANTI

Familiaris Consortio racconta di tutto questo potenziale che per GRAZIA DI DIO abita le famiglie concrete. Infatti ogni volta che nel documento si parla di comunione essa viene descritta come una via da percorrere e mai come un traguardo da raggiungere. Quasi volesse dire a tutti noi che è proprio il camminare verso la comunione che ci rende esseri in relazione. Cammina famiglia, non ti stancare, non ti scoraggiare, cammina e se puoi fallo    cantando. Il mondo ne ha tanto bisogno

Nicoletta Musso e Davide Oreglia

 

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canale Youtube

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